«Nazionalità è per noi unità: unità viva, libera e potente come Stato. E perché noi vogliamo questa unità come libero Stato?
Perché noi sappiamo che solo nella unità come libero Stato possono spiegarsi liberamente tutte le potenze della nostra vita;
solo in quello noi possiamo essere e saperci veramente noi». (Bertrando Spaventa)


martedì 12 maggio 2009

Manifesto del Gruppo di Studio di Giurisprudenza

Il Gruppo di Studio di Giurisprudenza nasce dall’iniziativa di giovani studenti e dalla congiunta loro volontà di creare un centro di dibattito e di discussione dei temi riguardanti i fondamenti della convivenza sociale e civile in una medesima collettività, che voglia porsi quale suo ultimo fine l’essere veramente e pienamente “consociata”, civitas nel senso stretto di civiltà. Il Gruppo di Studio di Giurisprudenza si adopera per il recupero di una tradizione, che affonda le sue radici nell’Umanesimo meridionale italiano, incarnatosi già dal XVI secolo in grandi pensatori, quali Gian Vincenzo Gravina, Silvio Spaventa, Bertrando Spaventa, la Scuola storica, che da Platone a Vico, a Savigny non ha mai abbandonato le nostre «coste tirreniche», e che oggidì, nei tempi di grandi crisi globali che imperversano, rischiano di cadere nell’oblio o, cosa ancor peggiore, di sfigurarsi ad opera di menti asservite a fini diversi dalla libera ricerca del comune bene unitariamente condiviso. A queste contraddizioni storiche, giovani studenti hanno deciso di rispondere volgendo lo sguardo ed il cuore ad un ideale più alto, che, come asseriva anche il padre costituente Piero Calamandrei, è tutt’oggi solo per metà realtà e per metà ancora progetto. Contro il tentativo, cui assistiamo quotidianamente, di destrutturazione e smantellamento dei valori e dei principi essenziali della Costituzione, riproponiamo il forte messaggio di Bertrando Spaventa: «Nazionalità è per noi unità: unità viva, libera e potente come Stato. E perché noi vogliamo questa unità come libero Stato? Perché noi sappiamo che solo nella unità come libero Stato possono spiegarsi liberamente tutte le potenze della nostra vita; solo in quello noi possiamo essere e saperci veramente noi».